Lo scorso 17 marzo ho avuto il piacere e l’onore di essere ospite dell’Associazione Culturale Femminile San Sisto dei Valdesi, presieduta da Stefania Di Biase, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione dell’associazione infatti, sono stata invitata in questo splendido borgo, per ritirare un premio speciale come calabrese che promuove, valorizza e dona lustro alla Calabria.
Il premio è ispirato e prende il nome da Marco Berardi, un giovane sansistese con uno smisurato amore per la libertà e la giustizia, che nel 1561 lo portarono a ribellarsi a quelle autorità che brandivano la scure dell’Inquisizione e divenne famoso come Il Re della Sila perché lì si rifugiò per portare avanti le sue battaglie.
Per me è stata una gioia immensa ricevere questo riconoscimento nella sezione giornalismo, e sono grata all’associazione anche per la splendida motivazione che appare sulla targa: “Per l’impegno nella promozione del territorio attraverso i suoi scritti, i suoi studi sul turismo delle radici e la divulgazione delle bellezze della Calabria“.
Grazie a questa iniziativa, ho avuto l’opportunità di conoscere e visitare il Museo Valdese e dell’arte contadina Scipione Lentolo.
Ideato ed allestito dall’Associazione Culturale Femminile San Sisto dei Valdesi, il Museo Valdese e dell’arte contadina “Scipione Lentolo” è nato il 19 settembre 2009 nelle stanze di Palazzo Miceli, uno storico edificio risalente al XVI secolo.
All’interno del museo sono conservate ed esposte le testimonianze della presenza dei Valdesi a San Sisto, ma anche numerosi oggetti e attrezzi della tradizione contadina. Un viaggio nel tempo, in un luogo dove ogni vicolo racconta una storia, dove ogni stanza del museo allestita con cura dalle donne di San Sisto, è uno scrigno dove viene custodito il prezioso passato di questo antico borgo, dove hanno trovato rifugio i valdesi, fuggiti dalle persecuzioni religiose a partire dal XIII secolo.
Vale la pena visitare San Sisto dei Valdesi, perché da qui è passata la storia che ancora oggi si può ricordare e onorare grazie al costante impegno dell’Associazione Femminile che attraverso le sue iniziative, valorizza l’identità culturale e religiosa di un popolo che qui ha trovato la sua casa.
Per maggiori informazioni sull’Associazione e le sue attività, si può visitare il sito Internet dedicato.